L'EUROPA PRENDE FORMA
Che cos'è l'Europa? La geografia ci mostra che l'Europa non è mai stata un'area chiaramente definita. Il nome del continente deriva dall'antico mito greco di Europa, una storia che nel corso del tempo è stata reinterpretata – come la storia stessa – da diversi punti di vista.
L'Europa viene descritta con riferimento ai suoi successi e alle sue tradizioni, ma cos'è che la distingue dagli altri continenti? Possiamo dire di avere un passato europeo comune, quando invece la storia ha avuto un impatto diverso sui popoli? Possiamo individuare elementi comuni, una sorta di serbatoio della memoria europea?
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LA CARTINA DELL'EUROPA
Dove inizia e dove finisce l'Europa? Fin dall'antichità l'Europa è stata descritta come un'entità distinta, con una sua identità culturale e storica. Tuttavia, dal punto di vista geografico, l'Europa e l'Asia sono un unico continente.
L'interesse dell'Europa per le carte geografiche e la cartografia ha una storia lunga e varia che risale all'antica Grecia e a Roma. La scoperta delle rotte marittime verso le Americhe nel XV secolo non ha cambiato solamente la visione che gli europei avevano del mondo conosciuto, ma anche quella di loro stessi.
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L'opera di antichi geografi come Claudio Tolomeo (90-170 d. C. circa) ci offre un'immagine del mondo conosciuto all'epoca. Vi sono rappresentate solo parti dell'Europa, dell'Asia e del Nord Africa. Tolomeo utilizzava un sistema di coordinate per localizzare luoghi specifici. Le sue carte hanno costituito le basi della cartografia europea fino a dopo il XV secolo.
Le carte realizzate durante il Medioevo hanno spesso trascurato la precisione geografica privilegiando i messaggi e il simbolismo cristiani. Nel Rinascimento il continente europeo era rappresentato dalla Vergine Maria, un'espressione della sua identità cristiana.
La nostra visione del mondo è solitamente determinata dal luogo dove viviamo. Le carte del mondo realizzate al di fuori dall'Europa lo mostrano molto chiaramente; il nostro continente appare improvvisamente distante e piccolo.
IL MITO DI EUROPA
Europa, mitica principessa della Fenicia – l'attuale Libano – viene rapita dal dio greco Zeus, che le appare sotto le sembianze di un toro bianco. Il dio, innamoratosi della sua bellezza, la porta sull'isola di Creta.
Il nome di Europa è stato associato fin dall'antichità a questo mito. Esso compare nell'arte, nella letteratura, nella religione e nella politica, dove la storia e le immagini sono spesso reinterpretate per illustrare questioni di attualità.
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Nel mondo greco-romano, la figura di Europa che cavalca il dorso di Zeus era un soggetto ricorrente su ceramiche, affreschi e mosaici. Anche l'esportazione di vasi greci ha contribuito a diffondere il mito.
Il mito di Europa è stato spesso utilizzato per commentare la politica europea. Tali rappresentazioni spaziano dai tentativi paneuropei dell'inizio del XX secolo agli orrori e alla violenza di guerre devastanti.
In interpretazioni più recenti il mito di Europa è visto come simbolo dell'integrazione europea. È presente nella filigrana delle banconote ed è utilizzato per illustrare questioni politiche come la crisi dell'euro.
IL PATRIMONIO EUROPEO
Quali legami uniscono il continente? Che cosa possiamo considerare patrimonio europeo?
L'Europa è più della somma delle storie nazionali, ma è una civiltà e una cultura caratterizzata da tradizioni e valori specifici che si sono sviluppati nel corso della storia?
Esistono alcuni elementi di base che sono originariamente europei e si sono diffusi in tutto il continente. Possono essere considerati i tratti distintivi della cultura europea? In caso affermativo, quali elementi di questo patrimonio europeo dovremmo preservare, che cosa vogliamo cambiare e che cosa dovremmo contestare?
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Dalle sue origini in Medio Oriente il cristianesimo si è diffuso in tutta Europa, diventando estremamente influente e caratterizzandosi come un tratto distintivo della civiltà "occidentale". Ancora oggi i valori, le tradizioni e la cultura dell'Europa riflettono questo patrimonio cristiano di lunga data.
Il XVIII secolo, noto come "Età dei lumi", rappresenta uno spartiacque nello sviluppo culturale e politico dell'Europa. L'accento posto sul valore della ragione e del pensiero razionale consente la realizzazione di enormi progressi nel campo della scienza, della filosofia, della società e della politica.
La democrazia è una forma di governo che conferisce autodeterminazione ai cittadini nella misura in cui le decisioni politiche sono espressione della volontà della maggioranza. È solo nel XX secolo che le democrazie europee estendono il diritto di voto a tutti i cittadini adulti.
LA MEMORIA
Se ricordiamo il passato, possiamo evitare di ripeterne gli errori? La memoria è considerata un elemento essenziale. Tanto per gli individui quanto per i gruppi sociali la memoria è la base dell'apprendimento e della consapevolezza di sé.
Tuttavia, la memoria è un fenomeno complicato. È selettiva e indissolubilmente legata all'oblio. I nostri ricordi sono una componente essenziale della storia e influenzano profondamente il nostro presente e il nostro futuro. Il modo in cui ricordiamo la stessa storia cambia continuamente.
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La memoria è soggettiva ed è fortemente influenzata dalle circostanze. Il diario di Anna Frank, una ragazza ebrea rimasta nascosta ad Amsterdam durante l'occupazione nazista, è diventato un libro di fama mondiale. Testimonianze come questa, che personalizzano la storia, possono talvolta dirci di più delle analisi storiografiche.
La memoria dipende dal contesto storico. Talvolta è causa di una vendetta, altre volte, invece, apre la strada alla riconciliazione. Questo momento altamente simbolico durante la commemorazione della Grande guerra, cui hanno partecipato François Mitterrand e Helmut Kohl, rappresenta la fine della storica ostilità tra Francia e Germania.
La memoria può essere manipolata per cancellare e nuocere. L'"eliminazione" di determinate persone dalla storia è una caratteristica dei regimi totalitari. In disaccordo con Iosif Stalin dopo il 1929, Lev Trockij e Lev Kamenev sono stati cancellati da questa fotografia iconica che raffigura Lenin durante un discorso.