L'EUROPA IN ROVINE
Il 1914 ha segnato un punto di svolta per l'Europa. A livello politico, economico e culturale, l'Europa aveva raggiunto una posizione di predominio nel mondo.
Ciononostante, lo scoppio della prima Guerra mondiale, la prima guerra industriale di massa, ha causato devastazioni senza precedenti sui campi di battaglia e nella società in generale. I quatto anni del conflitto hanno scosso le fondamenta dell'Europa, trascinandola in un conflitto mondiale mai visto prima. Questa catastrofe ha dato il via al secolo più crudele della storia europea, e i suoi effetti traumatici hanno avuto un impatto profondo sulla memoria europea.
In seguito alla prima Guerra mondiale, i vecchi imperi si sono dissolti e sono stati creati nuovi Stati. Il pacifismo e l'idea dell'integrazione europea hanno acquisito una crescente importanza.
La seconda Guerra mondiale è spesso descritta come una "guerra totale", senza distinzione tra soldati e civili. Milioni di persone sono state vittime di esecuzioni di massa, deportazioni, fame, lavori forzati, campi di concentramento e bombardamenti.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Il 1914 ha segnato un punto di svolta per l'Europa. A livello politico, economico e culturale, l'Europa aveva raggiunto una posizione di predominio nel mondo.
Ciononostante, lo scoppio della prima Guerra mondiale, la prima guerra industriale di massa, ha causato devastazioni senza precedenti sui campi di battaglia e nella società in generale. I quatto anni del conflitto hanno scosso le fondamenta dell'Europa, trascinandola in un conflitto mondiale mai visto prima.
Questa catastrofe ha dato il via al secolo più crudele della storia europea, e i suoi effetti traumatici hanno avuto un impatto profondo sulla memoria europea.
Audioguida:
Nel 1915, per la prima volta, le forze tedesche usano con successo gas asfissianti a Ypres, in Belgio. L'idea di usare un gas come arma è concepita come strumento per cercare di sbloccare lo stallo della guerra di trincea. Sono utilizzati sia gas a base di cloro e di bromo sia l'iprite. Sebbene il numero effettivo delle vittime sia limitato, gli effetti psicologici sui soldati sono considerevoli. Le maschere antigas simbolizzano alla perfezione la disumanizzazione dell'individuo in questa guerra.
Il 28 giugno 1914 l'erede dell'Impero austroungarico, l'Arciduca Francesco Ferdinando, e sua moglie sono assassinati a Sarajevo da Gavrilo Princip, un serbo-bosniaco favorevole a uno Stato iugoslavo indipendente dall'Austria. Questo avvenimento destabilizza un già fragile equilibrio di potere e fa precipitare il continente nella guerra.
Secondo le stime, 10 milioni di soldati sono deceduti nella Prima guerra mondiale e i corpi di molti non sono mai stati identificati. Nasce così in tutta Europa il concetto di "milite ignoto" che permette alle persone di ricordare i caduti in battaglia nei cimiteri e nei memoriali pubblici. Finita la guerra, le classi al governo perdono credibilità a causa di questa carneficina apparentemente insensata. I paesaggi europei, sfregiati dalla guerra, sono alterati per sempre; oggi restano a testimonianza di tale ricordo i campi di battaglia, i resti archeologici e le tombe.
TOTALITARISMO CONTRO DEMOCRAZIA
In seguito alla prima Guerra mondiale, i vecchi imperi si sono dissolti e sono stati creati nuovi Stati. Il pacifismo e l'idea dell'integrazione europea hanno acquisito una crescente importanza.
Il sistema della democrazia parlamentare si è diffuso in tutta l'Europa, mentre l'Unione sovietica è diventata la prima dittatura comunista. Tuttavia, nel 1939 gran parte di queste democrazie avevano fallito e la maggior parte degli europei viveva sotto regimi autoritari e totalitari, che controllavano con la forza la vita pubblica e privata e limitavano le libertà individuali.
I nazisti salirono al potere nel 1933 e instaurarono un regime totalitario che considerava i tedeschi ariani come una razza padrona, biologicamente superiore, destinata a dominare l'Europa. Gli ebrei erano considerati responsabili dei problemi della Germania ed erano accusati di complottare per assumere il controllo del mondo.
Audioguida:
- Nuovo panorama politico
- Democrazi
- Stato e nazione
- 1917–1920
- Diffusione della rivoluzione
- Totalitarismo contro democrazia
- Rompere con le tradizioni
- Pacifismo / conflitti etnici
- Ravvicinamento / revanscismo
- Idea europea / fascismo
- Pensiero keynesiano / la grande recessione
- Regimi autoritari
- Ideologia (stalinismo)
- Leadership (stalinismo)
- Economia (stalinismo)
- Terrore di massa (stalinismo)
- Genocidio e terrore di massa (nazionalsocialismo)
- Economia (nazionalsocialismo)
- Leadership (nazionalsocialismo)
- Ideologia (nazionalsocialismo)
- Impatto a livello internazionale della guerra civile spagnola
Il culto della personalità di Iosif Stalin ha inizio subito dopo che questi assume il controllo dell'Unione sovietica alla fine degli anni '20 e raggiunge il culmine dopo la vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale.
Durante l'assemblea della Società delle Nazioni del 7 settembre 1929, il ministro francese Aristide Briand invita i paesi europei a condannare la guerra con una sola voce e ad adottare una politica di disarmo. È la prima volta che uno Stato europeo prende l'iniziativa di proporre un'azione europea comune.
Il regime nazista reprimeva brutalmente i suoi nemici e faceva in modo che le persone che erano considerate un rischio per la sicurezza a causa della loro opposizione politica, disobbedienza civile o resistenza fossero deportate nei campi di concentramento.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La seconda Guerra mondiale è spesso descritta come una "guerra totale", senza distinzione tra soldati e civili. Milioni di persone sono state vittime di esecuzioni di massa, deportazioni, fame, lavori forzati, campi di concentramento e bombardamenti.
Sotto il regime nazista milioni di persone sono state uccise attraverso una politica sistematica di pulizia etnica e sociale. Il genocidio degli ebrei europei, se si considera la sua portata e la sua forma burocratica, è un evento che non ha uguali nella storia. Stretta nel fuoco incrociato tra il nazionalsocialismo e lo stalinismo, nell'Europa centrale e orientale la guerra è stata particolarmente brutale.
Audioguida:
Il 1° settembre 1939 le ambizioni di espansione territoriale e di dominio sull'Europa della Germania fanno precipitare il continente nella guerra. La settimana prima, Hitler e Stalin stipulano un trattato di non aggressione, che contiene anche una clausola segreta con cui l'Europa centrale e orientale viene divisa in una sfera di influenza nazista e in una sovietica.
Le persone sono indignate e disgustate dalla tirannia e dalla brutalità dei nazisti e di conseguenza la resistenza aumenta nei territori sotto occupazione. Assume forme diverse a seconda dei vari luoghi, passando da scontri militari su ampia scala in Grecia, Polonia, Jugoslavia e nell'Unione sovietica, alla resistenza civile altrove.
In quasi tutti i paesi occupati, gli ebrei devono portare la stella gialla di David, strumento disonorevole e degradante di esclusione. Il trasferimento forzato degli ebrei nei ghetti rappresenta un passo preparatorio importante nell'organizzazione della Shoah.
IL RACCOLTO DELLA DISTRUZIONE
Si stima che la Seconda guerra mondiale abbia mietuto 60 milioni di vittime, di cui quasi due terzi tra i civili. I numeri, da soli, non possono però esprimere appieno le tragedie personali né l'impatto catastrofico di questi avvenimenti per le varie categorie della popolazione. Gli oggetti qui raccolti raccontano le vicende umane dietro tali avvenimenti e ci invitano a riflettere su come le persone riescano a superare traumi e perdite di questa portata.
Audioguida:
Durante e dopo la guerra, sotto il regime di Stalin, milioni di persone furono costrette a migrazioni interne nell'Unione sovietica. Questa lettera, scritta su una corteccia di betulla da un avvocato deportato che si era ammalato lavorando nei gulag, parla della sua speranza di ricongiungersi con la propria famiglia, che non avrebbe invece mai più rivisto.
Le probabilità di sopravvivenza di un prigioniero di guerra dipendevano dalla parte in cui si trovava e dal momento della guerra in cui era stato catturato. La Croce Rossa americana riuscì a preparare e spedire oltre 27 milioni di pacchi per aumentare le probabilità che i prigionieri rientrassero in patria sani e salvi.