La COVID fa la storia
Una piattaforma per i musei di tutta Europa
La Casa della storia europea ha avviato un progetto volto a raccogliere testimonianze della vita in Europa durante la pandemia, intitolato provvisoriamente "Documentare la COVID". Finora il progetto si è incentrato sugli aspetti della solidarietà, della speranza e della creazione di un senso di appartenenza. La prossima fase prevede la condivisione delle esperienze e dei risultati delle varie azioni di raccolta di numerosi musei. Questi due aspetti insieme ci permettono di connettere, confrontare e comparare le esperienze con un pubblico di tutta Europa.
Royal Albert Memorial Museum, Regno Unito - Eroi del lockdown I
Jack Hopkins
Jack, 5 anni, del North Devon – durante il confinamento ha camminato per 50 chilometri per raccogliere fondi per aiutare il Servizio sanitario nazionale. In totale ha raccolto 1 550 sterline. Ha percorso 5 chilometri due volte alla settimana e a continuato nonostante la fatica perché "i medici e gli infermieri avevano bisogno d'aiuto per fermare il virus". Nominato da Katie Roberts
Mahi Ahmed
Mahi Ahmed è il fondatore del programma di sostegno Coronavirus Hardship Relief dell'associazione Inclusive Exeter. Quando ha iniziato a profilarsi la minaccia di un confinamento, Mahi ha messo in atto il suo progetto di consegnare pasti gustosi e nutrienti alle persone vulnerabili in città. Nel giro di qualche giorno alcune persone si sono fatte avanti e si è formata la nostra meravigliosa squadra di volontari con diversi compiti: coordinare, ricevere l'ordine, comprare i prodotti, cucinare e consegnare. L'entusiasmo di Mahi era contagioso e ha motivato e infuso energia a tutta la squadra. Oltre 1 000 persone hanno beneficiato di pasti e/o di pacchi alimentari grazie alla visione e all'energia di Mahi. Diceva che ogni membro della squadra merita di essere nominato, ma è lui il nostro eroe del lockdown. – Nominato da Alan Quick
City Community Trust
Il CCT è il principale ente di beneficenza di Exeter in materia di salute e benessere. Propone numerose attività incentrate sulla salute, l'istruzione, il benessere e l'attività a persone di tutte le età in partenariato con il club di calcio della città. Durante la crisi della Covid-19 il CCT si è dedicato al sostegno dei servizi di assistenza di Exeter e dell'est del Devon. Nel corso del mese di maggio ha aiutato nella distribuzione di generi alimentari e medicinali ai più vulnerabili.
Jamie Vittles, Andy O'Doherty e tutta la squadra del City Community Trust sono stati premiati da Cllr Peter Holland.
Marilyn Laws
Dalla fine di marzo Marilyn Laws ha raccolto più di 1 000 sterline per il Children's Hospice South West creando così un senso di sicurezza per la comunità. Marilyn ha attinto al suo talento di sarta per fabbricare mascherine per la comunità, che ha venduto raccogliendo denaro per un'associazione che accoglie bambini malati in fase terminale. La generosità delle persone è stata incredibile, non solo in termini di donazioni, ma anche nell'assistere Marilyn nella distribuzione di mascherine. La missione di Marilyn continua! – Nominata da Simon Tootel
Paul Mouland
Paul Mouland, il team Freemoovement e i loro volontari hanno distribuito, con bici e rimorchi, pasti caldi ai senzatetto, medicine, libri della biblioteca di Exeter, pacchi alimentari e altri beni essenziali alle persone in difficoltà sul piano economico e psicologico. Hanno creato partenariati con diverse organizzazioni della comunità, inclusi gruppi religiosi quali St. Thomas Food Fight e St Thomas Medical Centre, per citarne alcuni. Paul ha inoltre organizzato riunioni di emergenza online sulla Covid-19 per i quartieri di St Thomas, Alphington ed Exwick. Il loro contributo alla città di Exeter è stato enorme. – Nominato da Chloe Pooley
Royal Albert Memorial Museum, Regno Unito - Eroi del lockdown II
Peter Hall, dipendente di YMCA Exeter
Peter Hall, dipendente di YMCA Exeter, è il nostro eroe del lockdown. Mentre i 31 giovani che ospitiamo nei nostri alloggi sociali vedevano scomparire a poco a poco le loro reti sociali, la loro routine e i contatti con i loro cari, Peter ha dimostrato un coraggio esemplare. Ha fatto tutto il possibile per sostenerli durante i suoi giri, rispondendo ai loro timori e parlando loro a distanza, in modo da rassicurarli sul fatto che non erano soli.
Lydia Brown, dipendente di YMCA Exeter
Quando il 23 marzo è stato imposto il lockdown, Lydia Brown, dipendente di YMCA Exeter, è rimasta di guardia 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per occuparsi di questi giovani e impedire che il lockdown avesse un impatto sulla loro salute mentale. Ha accompagnato un residente all'ospedale, ha fatto la fila per ore per ritirare delle ricette. Molti residenti volevano solo parlare al telefono di giorno o di notte, sapendo che Lydia sarebbe stata lì per loro. Per tutti noi all'YMCA Exeter, Lydia è la nostra eroina del lockdown.
Sarah Griffiths, dipendente di YMCA Exeter
Quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, Sarah Griffiths è riuscita da sola a mantenere gli alloggi sociali di YMCA Exeter perfettamente puliti per i 31 residenti. Ha fatto anche di più, mettendo a rischio la propria salute per garantire che non vi fosse alcuna possibilità di diffusione del virus. Sarah ha pulito senza sosta le maniglie delle porte e ha disinfettato perfettamente i bagni comuni, dimostrando un coraggio e una gentilezza esemplari nei confronti di tutti i nostri giovani. Per tutti noi all'YMCA Exeter, Sarah è la nostra eroina del lockdown.
David Spicer
Il mio caro amico David Spicer è un eroe del lockdown perché ogni giorno per i primi 50 giorni del lockdown ha organizzato dei quiz musicali su Internet suonando hit popolari per il suo vasto numero di follower. Il quiz è diventato ben presto un appuntamento molto importante, che tutti i suoi amici e familiari attendevano con impazienza e di cui potevano discutere insieme online. Questo momento apportava gioia in un periodo molto difficile in cui tutti erano impauriti e bloccati a casa. Le sue chiacchiere, le sue battute e il suo talento con la tastiera erano il momento clou della giornata e hanno reso il lockdown più facile da superare. – Nominato da Dax Oliver
Sammy Hartstein
Sammy ha 16 anni ed è volontario nell'equipe di intervento di Buckfastleigh, per la quale consegna regolarmente pacchi per la banca alimentare. Munito di mascherina e guanti, ha trasportato pesanti scatole di generi alimentari a persone bisognose, spesso sotto un sole cocente. Oltre al cibo, consegnava anche libri alle persone isolate, aiutandole a superare la noia del lockdown. In tutto ciò ha dovuto affrontare la morte della nonna, la solitudine del confinamento e lo stress degli esami. – Nominato da Helen Hartstein
Irish Linen Centre & Lisburn Museum — Covid-19 ed io
Il personale e il presidente del consiglio comunale di Lisburn & Castlereagh con uno striscione floreale dell'NHS
Questo striscione floreale, dedicato al Servizio sanitario nazionale (NHS), è stato piantato dal personale del consiglio comunale di Lisburn & Castlereagh nei giardini del castello di Lisburn (XVII secolo).
Negozio sbarrato, centro di Lisburn, marzo 2020
Il lockdown imposto nel marzo 2020 in tutto il paese ha comportato la chiusura dei negozi. Spesso i commercianti hanno lasciato messaggi di incoraggiamento ai cittadini preoccupati per la pandemia sulla porta dei loro negozi chiusi, come il messaggio "prendete cura di voi e state al sicuro". Questo barbiere turco si trova nella piazza del marcato a Lisburn.
Mascherine di lino per bambini
Il lino è resistente, leggero, facile da lavorare e aiuta a eliminare l'umidità. È uno dei tessuti migliori per mascherine o protezioni facciali. In Irlanda del Nord, l'uso di mascherine facciali negli spazi pubblici chiusi è stato reso obbligatorio per contribuire a ridurre l'impatto della pandemia di Covid-19.
Gel idroalcolico, aprile 2020
Il gel idroalcolico è stato oggetto di un'enorme domanda nei primi giorni della pandemia. Molte distillerie hanno cessato la produzione di alcolici e hanno iniziato a vendere la propria marca di gel idroalcolico. Shortcross Gin si trova al di fuori di Crossgar, Co. Down, e vendeva i suoi prodotti online.
Archivio MAS & Felix, Anversa, Belgio — "Archivi del Coronavirus"
Striscioni del carcere di Anversa
I dipendenti e i detenuti del carcere di Begijnenstraat hanno realizzato quattro striscioni. In questo modo hanno trasmesso un messaggio di solidarietà ed empatia, augurando a tutti di restare in salute.
15 marzo – 16 maggio 2020
Collezione: MAS, n. di inventario MAS.0328.002
Sport urbani
"Beerschot Atletiek" e "Buurtsport Kiel en Hoboken" hanno sviluppato percorso sportivo lungo il quartiere di Kiel. Suggeriscono esercizi che tutti possono svolgere in diversi luoghi pubblici, utilizzando panchine, scale, ecc.
20 aprile 2012
Passeggiando lungo il Meir
Alla fine del lockdown, i negozi che sorgono sul Meir, principale via commerciale della città, hanno riaperto. I commercianti hanno adottato misure di sicurezza di ogni tipo. Il comune ha creato una segnaletica orizzontale per consentire il controllo della folla e garantire il distanziamento fisico.
31 marzo 2020
Collezione: FelixArchief, n. di inventario 2876#82
Iftar "su due ruote"
Durante il Ramadan non è stato possibile celebrare "l'Iftar", la fine collettiva del digiuno dopo il tramonto. Alcune moschee, come El Fath, hanno quindi deciso di fornire pasti in biciclette da trasporto a persone isolate o in condizioni di povertà.
12 aprile – 13 maggio 2020
Collezione: FelixArchief, n. di inventario 2920#6
Concerto del gruppo 't Akkoord per la casa di riposo De Fontein
Poiché gli anziani sono i più vulnerabili al coronavirus, molti pazienti di case di riposo sono dovuti restare isolati. Il gruppo 't Akkoord ha quindi deciso di distrarli tenendo un concerto davanti alla casa di riposo De Fontein rispettando le misure di distanziamento.
10 maggio 2020
Collezione: FelixArchief, n. di inventario 2893#2
Museo nazionale Lituano, Lituania – "Chi racconterà la storia della COVID-19 nel museo in un lontano futuro?"
"Anxiety" composizione musicale di Zita Bružaitė
Quando il 16 marzo è stata annunciata la quarantena, Zita Bružaitė ha iniziato a comporre il suo nuovo pezzo "Anxiety" (Lith. Nerimas). Ogni giorno dedicava almeno mezz'ora a questo lavoro. Il manoscritto della composizione donata da Bružaitė al museo riflette i diversi stati d'animo e le condizioni che l'artista ha attraversato durante la quarantena.
T-shirt
Chiusa in casa durante il confinamento, Gintautė ne ha approfittato per dedicarsi al suo hobby preferito, il ricamo. Dopo aver chiesto ai suoi contatti Instagram cosa meglio rappresentasse la situazione attuale per loro, ha ricamato 33 diversi motivi su una vecchia maglietta ispirati alle loro risposte: concetti, ricordi, ma anche cose più materiali come la carta igienica o i respiratori. Quando un follower le ha chiesto di ricamare qualcosa di magico, ha deciso di interpretarlo attraverso un'immagine di "un coronavirus in un vasetto di vetro". La maglietta è stata donata al museo da Gintautė Riabovaitė.
Ciliegi in fiore virtuali
La primavera è il periodo in cui tutti gli abitanti di Vilnius vanno nel parco dei sakura, i ciliegi giapponesi, per ammirare gli alberi in fiore. Tuttavia questa primavera, per proteggere la popolazione e limitare gli assembramenti, il comune di Vilnius, in collaborazione con la società di telecomunicazioni Telia, ha installato delle telecamere nel parco per trasmettere in diretta sul web la fioritura dei ciliegi sakura. Il comune di Vilnius ha donato il pannello informativo al museo.
Un biglietto da Bali
Nel marzo 2020, quando le frontiere della maggior parte dei paesi sono state chiuse improvvisamente, i viaggiatori hanno dovuto affrontare grandi difficoltà. Il ministero degli Affari esteri della Repubblica di Lituania ha iniziato a organizzare voli di rimpatrio dai paesi in cui i cittadini lituani bloccati erano più numerosi. L'ultimo volo dall'isola di Bali è decollato tra il 28 e il 29 e marzo. Ugnė Karaliūnaitė, tornata a casa con quel volo, ha dato i suoi biglietti al museo.
Un modello per le mascherine
Con la rapida comparsa e diffusione del virus, gli istituti sanitari lituani non disponevano di dispositivi di protezione sufficienti, e l'approvvigionamento era diventato quasi impossibile. Di fronte a tale situazione, la scuola di robotica ha sviluppato un modello per la stampa di mascherine in 3D, che le imprese e i privati hanno utilizzato per stampare oltre cinquantamila dispositivi di protezione facciale per gli operatori sanitari in brevissimo tempo. Paulius Briedis (VšĮ Robotikos mokykla) ha donato il modello al museo.
Fondazione del Museo delle poste e telecomunicazioni, Berlino, Germania – "Comunicazioni al tempo della COVID"
Pacchetto del criceto
Questo "pacchetto del criceto" è stato inviato durante la pandemia di coronavirus come regalo di compleanno alternativo, quando le visite fisiche non erano possibili. Conteneva due rotoli di carta igienica, una grande confezione di pasta e alimenti in scatola, articoli particolarmente utili all'inizio delle prime misure contro il coronavirus in Germania. Molti articoli erano esauriti nei supermercati. Il mittente era la "Società Criceto, via Criceto, città di Criceto".
Amberg, 18 aprile 2020
Cartolina di ringraziamento per i portalettere
Deutsche Post AG ha ricevuto questa cartolina, di fabbricazione artigianale, come forma di "ringraziamento" per i suoi portalettere, particolarmente sotto pressione a causa dall'aumento del volume di lettere e pacchi durante la pandemia di coronavirus. Di fronte alle misure adottate per combattere il coronavirus, molte famiglie sono ricorse sempre più spesso alle consegne a domicilio. Da allora, le merci sono state frequentemente consegnate senza contatto. Questa cartolina rappresenta un gesto di solidarietà nei confronti dei portalettere, simile all'applauso serale per gli operatori sanitari. La cartolina raffigura la cattedrale di Colonia in una palla di neve.
Colonia, 30 marzo 2020
Diario di un periodo eccezionale
Il libro, pubblicato dall'artista Hasso von Henninges, raccoglie i contributi di 20 autori che raccontano le loro esperienze quotidiane, la loro routine e le loro impressioni durante il periodo del Coronavirus nei mesi di marzo e aprile. Sono state settimane caratterizzate dalle misure volte a combattere il coronavirus e dall'autoisolamento. I pensieri degli autori sono scritti in parte a mano, in parte in formato digitale. L'opera di 260 pagine ha una tiratura di 32 copie.
Norimberga, marzo/aprile 2020
Cartoline ai tempi del Coronavirus
L'artista Susanne Schattmann ha inviato a parenti e amici vecchie cartoline ricoperte di pittura acrilica, chiedendo loro di personalizzarle e rispedirgliele. Oltre 50 persone di tutte le età hanno risposto al suo appello e le hanno inviato le loro creazioni. I motivi e le tecniche della galleria di cartoline spaziano da acquerelli a fotografie, da graffiti a disegni. È in fase di sviluppo anche un "tour cartografico" correlato, nonché una canzone scritta per l'occasione.
Norimberga, da marzo a giugno 2020
Istruzioni create individualmente per aiutare gli anziani a usare Skype e l'IPad
La pandemia di coronavirus ha fatto esplodere la comunicazione digitale. Gli scambi personali sono diventati in gran parte virtuali a causa delle misure di confinamento. Per questo motivo il sig. Rauch ha comprato un iPad per i suoi genitori, che hanno più di 80 anni, per poter comunicare con loro in video. Dato che i suoi genitori non sanno nulla in fatto di computer, smartphone o Internet, il figlio ha redatto delle istruzioni passo per passo che ha inviato per posta ai suoi genitori insieme al dispositivo. Spiega come utilizzare il dispositivo e il servizio di messaggistica istantanea Skype.
Dortmund, 22 marzo 2020
Gallery Oldham, Regno Unito – "Oldham's Lockdown Museum"
Tandle Hills
Da parchi affollati, centri gioco e club per bambini a campi aperti, erba alta, cielo e spazio. Tandle Hills è stato e continuerà a essere il nostro santuario. I bambini hanno bisogno di spazio, tempo e gioco senza limiti e senza le regole della casa, degli adulti e del mondo che li circonda. Quando non ne potevamo più, questa era la nostra salvezza.
Infermieri del reparto pediatrico con visiere decorate
Il museo del confinamento di Oldham è un progetto digitale che mira a offrire un'istantanea di com'era la vita nella zona durante la pandemia di COVID-19. La comunità locale è stata invitata a contribuire alla registrazione e allo studio di questo periodo, in modo da creare una capsula del tempo in forma digitale da condividere con le generazioni dei futuri abitanti di Oldham.
Orsacchiotto di peluche alla finestra
La Oldham Gallery ha pubblicato nove esposizioni digitali: Vita durante il confinamento, Gentilezza, Oggetti, Creatività, Cambiamenti, Messaggi, Natura, Sport e Lavoro. Nel mese di agosto è stato inoltre chiesto alle persone di fornire un contributo scritto attraverso le "lettere dal confinamento".
Museo nazionale del Liechtenstein, Liechtenstein – "Vita quotidiana ai tempi della COVID-19"
Corona Solidaritätsband (braccialetto di solidarietà contro la COVID-19)
Questo braccialetto è stato fornito dal ministero degli Affari sociali ai dipendenti dell'amministrazione nazionale. I pittogrammi mostrano le misure igieniche la cui osservanza dovrebbe rallentare la propagazione della COVID-19.
Impressioni da Ruggell – "Cartelli"
Ufficio postale del comune di Ruggell.
A sinistra: informazioni sugli orari di apertura limitati, validi a partire dal 20 aprile 2020. Prima di tale data l'ufficio postale era chiuso.
A destra: comunicazione e richiesta di mantenere la distanza e di effettuare, se possibile, pagamenti senza contante.
Comunicazione della chiusura dei parchi giochi e dei campi sportivi nel comune di Balzers
Tra metà marzo e metà maggio 2020 tutti i parchi giochi e i campi sportivi pubblici del comune di Balzers, in Liechtenstein, sono rimasti chiusi al pubblico. In tutti questi luoghi sono stati affissi cartelli di questo tipo.
Historic England, Regno Unito – #PicturingLockdown
Jenny McLean ricorda Nidiya
I "Boundary Way Allotments" sono orti comunali che si trovano a circa duecento metri da casa mia. Ieri, quando ci sono andato, ho conosciuto un uomo giamaicano di nome Tony McLean e abbiamo parlato iniziato a parlare di questo progetto. Mi ha detto che sua moglie Jenny era al funerale della sua migliore amica Nidiya, morta proprio in quel periodo di COVID-19. Ho parlato con lei questa mattina e ha detto che sarebbe felice di parlare con qualcuno agli orti perché le dà molto sollievo stare qui. Al funerale di Nidiya si è quasi sentita male fisicamente nel ricordare i suoi 33 anni di amicizia con lei. Nella città di Wolverhampton i neri e le persone di origine asiatica sono stati più duramente colpiti dalla malattia.
Un applauso per l'NHS (servizio sanitario nazionale del Regno Unito)
Uno dei dieci artisti ingaggiati per il progetto, Roy Mehta, ha scelto questa immagine per la collezione di dieci immagini raffiguranti i sobborghi londinesi. Ha dichiarato: "L'immagine che ho scelto è "Shuvaseesh Das, Clap For NHS London". Mi piacevano anche altre immagini, ma questa in particolare riflette la realtà del confinamento per tante persone. L'inquadratura ci permette di vedere la coppia nel contesto e l'applauso sul balcone può fare riferimento solo all'attuale sostegno all'NHS. L'espressione cupa dei volti della coppia contribuisce a dare forza dell'immagine.
Giochi d'acqua con distanziamento sociale
Divertimento nella via dietro casa in un caldo giorno di primavera. Due amici "combattono" l'uno contro l'altro fino a quando non sono completamente fradici e i loro secchi vuoti. Le loro risatine innocenti e le loro grida di indignazione ci ricordano i giorni passati e quelli che torneranno di nuovo.
Juliette, Juliette (suoni della strada)
Con l'arrivo della primavera e di giornate più calde e soleggiate, riposare in giardino è per me uno dei sollievi più graditi. Il confinamento, insieme al violento divampare dei sintomi, ha reso ancora una volta questo piccolo e prezioso spazio esterno il rifugio sicuro che è sempre stato per me; un luogo in cui ritrovarsi nel mondo solo sotto forma del vento, del magnifico canto degli uccelli, dei suoni dei bambini che giocano o dei miei occhi chiusi al sole primaverile. È un vero miracolo poter godere di questa oasi di pace, pur vivendo in quartieri densamente abitati come il nostro.
Musée de la Vie wallonne, Belgio – "Illustrare la crisi sanitaria"
Mascherina di protezione
Questa mascherina è stata progettata nel contesto della crisi sanitaria della COVID-19 da Isabelle Mathieu, fabbricante di cappelli con sede ad Alleur. La mascherina è stata concepita per consentire la comunicazione con persone sorde, ipoudenti o mute. "Relab de Liège" ha collaborato al progetto fornendo il taglio laser dei materiali per evitare possibili sfilacciature dei bordi del tessuto in corrispondenza della visiera.
Perth Museum & Art Gallery, Scozia – "The Local Covid Experience"
Niente più skateboard
All'inizio del confinamento del Regno Unito, alla fine di marzo 2020, quasi tutto si è fermato, comprese le consuete attività ludiche. Questo è lo skatepark vuoto di South Inch, a Perth, Scozia.
Gnomi e arcobaleni
Poco dopo l'inizio del confinamento e del conseguente insegnamento a casa, molte famiglie hanno espresso le loro speranze e inquietudini attraverso giocose creazioni artistiche esposte alle finestre di casa.
I graffiti spaccano, OK?
Dopo circa due mesi dall'inizio del confinamento, accanto alla reazione empatica ufficiale, hanno cominciato a emergere alcune forme giocose di protesta. Questi graffiti sono stati realizzati sotto il ponte dell'autostrada A9 sul fiume Almond, a Inveralmond (Perth, Scozia).
Disegni con i gessetti durante il confinamento
Durante il confinamento i bambini hanno riscoperto alcuni modi tradizionali di giocare vicino a casa. Giochi e disegni fatti con i gessetti sull'asfalto sono comparsi in diversi posti, ad esempio nel centro di Perth, in Scozia.
Sassi dipinti
Verso la fine del confinamento i bambini hanno iniziato a lasciare sassi dipinti davanti alle scuole come dimostrazione di solidarietà ed empatia.
Questa immagine mostra una parte del cosiddetto "bruco del confinamento" davanti alla scuola primaria di Moncrieffe (Perth, Scozia).
Museo ungherese all'aperto, Ungheria – "Esposizione virtuale di mascherine"
"De Budapest"
Quando le persone hanno iniziato ad acquistare tutte le scorte dei negozi, anch'io volevo procurarmi una protezione adeguata, ma a modo mio, naturalmente. Ho scelto la maschera medievale del medico della peste. Ero convinto che se funzionava nel Medioevo doveva essere utile anche adesso. L'ho ricevuta giusto in tempo ad aprile. Con questa maschera sono andato a fare la spesa, ho camminato per strada e ho utilizzato i trasporti pubblici per una settimana. Ovunque mi trovassi, le persone smettevano di parlare e avevano paura di me. Per strada i fotografi professionisti mi chiedono ancora di posare per una foto. A prescindere dal fatto che ci sia una pandemia o meno, le persone non dovrebbero mai perdere il senso dell'umorismo, anche se un po' macabro.
"Da Mosonmagyarórvár"
Tutto è iniziato la sera del 13 marzo, quando è stato annunciato che dal lunedì successivo non saremmo più potuti andare a scuola. Tutti pensavamo che darebbe durato solo una settimana o due... ci sbagliavamo.
Queste mascherine erano fatte di lino. Ne avevamo di colorate per i bambini e di bianche a tre strati per gli altri. Spero che tutto torni presto alla normalità. Ora le cose vanno meglio, possiamo partecipare ai campi estivi e stare nuovamente in compagnia dei nostri amici!
"Da Mezőkövesd"
Un sarto locale ha confezionato la mascherina per il mio matrimonio. C'era poco tempo a disposizione, quindi non è ricamata. Siamo una famiglia di origini Matyó: da generazioni le donne ricamano splendidi abiti e ornamenti.
Il matrimonio è stato celebrato il 21 marzo a Mezőkövesd. La mia ragazza, Beáta Görzsöny, è diventata mia moglie, Beáta Kiss. :) A causa delle misure di sicurezza quel giorno avevamo solo pochi invitati. Era una strana situazione, ma abbiamo anche un ricordo straordinario.
"DaDebrecen"
Avevamo letto nelle notizie locali e su Internet che il governo aveva chiesto aiuto ai cittadini per confezionare mascherine a casa. Abbiamo inviato una mail per iscriverci, quindi abbiamo ricevuto una risposta positiva da uno dei centri comunali di Debrecen. Ci hanno consegnato tutto il materiale, gli elastici e il modello della mascherina. Dopo tutto è stato facile. Mio marito disegnava la mascherina, mio figlio (con capacità di lavoro ridotta) la tagliava e io aggiungevo infine le cuciture necessarie. Abbiamo prodotto più di 150 mascherine in pochi giorni. Non è stato solo divertente, ma anche molto utile!
Museo Nacional de Antropología (Madrid) - "Progetti sulla COVID"
Abbiamo chiesto ai visitatori di inviare fotografie di loro stessi mentre indossano la mascherina. Le mascherine sono obbligatorie e pertanto definiscono le nuove fisionomie negli spazi pubblici. Luglio 202
Durante la fase del confinamento, abbiamo chiesto al pubblico di trasformare la loro casa in un museo e di presentare in un video il loro "pezzo preferito". Alfonso ha raccontato che il suo cappello gli ha fatto tornare in mente molti ricordi del suo paese: il Messico. Aprile-maggio 2020
Durante il confinamento, più di 20 antropologi hanno collaborato con il museo fornendo alcune indicazioni su cosa stava succedendo e su quali cambiamenti nella vita dell'uomo ci si poteva attendere dopo la crisi. I loro articoli sono stati pubblicati sul sito web del museo nazionale di antropologia di Madrid. Questa foto appartiene all'opera di Álvaro Alconada intitolata "Sospeso in un tempo di riflessione".
La didascalia della foto riporta: "Non mi toccare! Potrei avere il virus!" Maggio-giugno 2020
Durante le settimane in cui gli spagnoli sono stati confinanti in casa per evitare di ammalarsi di COVID, le finestre rappresentavano l'unica possibilità di vedere cosa stava succedendo fuori, per strada o nel quartiere. Per questo abbiamo chiesto loro di inviare foto di loro stessi. Questa fotografia, scattata dalla finestra di Ana, ci mostra come, pur essendo "rinchiusi", possiamo ancora vedere l'arcobaleno. Aprile-maggio 2020
Abbiamo anche chiesto alla comunità di inviare fotografie che illustrassero il ritorno nel proprio quartiere dopo mesi in cui non era stato possibile andarci. Ángel ha inviato una foto della sua prima visita alla chiesa dopo tanto tempo. Giugno 2020
Museo nazionale della Finlandia - "Raccolta di fotografie"
Partecipanti all'evento di balli Poikkeusliike ("Mosse eccezionali") per la comunità nel quartiere Ruoholahti di Helsinki, 27 marzo 2020. Le persone di tutta la Finlandia hanno partecipato a un evento di balli online in cui hanno ballato per 20 minuti nello stesso momento in un luogo di loro scelta.
Il murales Superhoitaja ("super-infermiera") ringrazia le infermiere per il loro lavoro durante la pandemia della COVID-19. L'arte dei murales di Molotow Finland è un segno di rispetto nei confronti degli operatori sanitari e si trova nella zona Konepaja del quartiere Vallila di Helsinki, 28 aprile 2020.
Canti serali di gruppo dei residenti della casa di riposo della comunità di Loppukiri ("punto alto") nel quartiere Arabianranta di Helsinki, 19 maggio 2020. I residenti di età superiore a 70 anni hanno evitato i contatti fisici durante il confinamento dovuto al coronavirus.
Lezione di ecologia nel parco Sinebrychoff per la classe 3B della Scuola tedesca di Helsinki (Deutsche Schule Helsinki), 26 maggio 2020. Quando la scuola ha riaperto a metà maggio, alcune delle classi facevano lezioni all'esterno e altre all'interno. L'insegnante di sostegno Anmol Dogar è nello sfondo.
Nonostante il coronavirus, l'organizzazione Hurstin apu ha distribuito cibo agli indigenti e alla persone svantaggiate nel quartiere Kallio di Helsinki, 17 aprile 2020. Dato il confinamento, le code sono state eliminate e il cibo è stato distribuito ogniqualvolta le persone lo chiedevano. L'organizzazione di beneficienza distribuisce ai bisognosi pacchi di cibo e vestiti durante tutto l'anno e organizza vari eventi.
Museo etnografico sloveno - "Raccolta di barzellette sul coronavirus"
Con il diffondersi della pandemia di COVID-19, noi dipendenti del museo etnografico sloveno, in qualità di istituzione socialmente responsabile, ci siamo chiesti quale fosse la risposta da dare alla crisi e, in particolare, come aiutare le persone in una data decisione. Abbiamo deciso di raccogliere le barzellette che avevano cominciato a circolare tra di noi. Lo scopo era quello di far ridere le persone e di distrarle dalle preoccupazioni, dalle paure e dalle ansie giornaliere legate alla malattia, all'isolamento e alla solitudine.
D'altro canto volevamo anche raccogliere una testimonianza della situazione nella società con le barzellette del nostro patrimonio culturale spirituale. Una delle barzellette dice che dato il numero di barzellette raccontate, non c'è mai stata una pandemia più allegra, o che le barzellette sul coronavirus si diffondono più velocemente del virus stesso.
In due mesi abbiamo raccolto più di 1 000 barzellette e quelle selezionate sono attualmente esposte in una proiezione su computer nella sala principale del museo e in una bacheca all'esterno di fronte al museo, dove ogni giorno vengono scritte nuove barzellette. Per la notte d'estate dei musei del 20 giugno 2020 è in preparazione un'esposizione dal titolo "Koronski humor".
Museo della Contea di Monaghan, Repubblica d'Irlanda - "Testimonianza della nostra esperienza"
Museo etnografico, Ungheria - "Oggetti della quarantena"
Mascherina con il ricamo di una violetta
"Essendo un'appassionata di ricamo, so molto bene quanto tempo bisogna dedicare a questa attività. Ricamo molto nel tempo libero. La mascherina ha due strati ed è fatta a mano. Per decorarla ho scelto la violetta per due motivi: è uno dei primi fiori a fiorire in primavera, esattamente quando la pandemia è arrivata in Ungheria, e inoltre ha un significato simbolico di rinascita e speranza - per lottare contro il virus".
"Durante il confinamento sia io che mio marito abbiamo lavorato da casa. La mia routine giornaliera è ben equilibrata e molto intensa. Il carico di lavoro di mio marito è irregolare ma i controlli sono rigorosi: la sua attività al computer viene controllata di tanto in tanto. Tuttavia quando non ci sono incarichi lavorativi da svolgere, ma ci sono tante cosa da fare per la casa, la situazione può far innervosire molto. Uno stecchino è stata la nostra soluzione. Mentre io lavoro, anche l'altro schermo rimane acceso."
Centrotavola
"Mi piace passare il tempo in modo creativo quando si parla di decorazioni. Questa creazione è stata fatta come centrotavola per la Pasqua. Sono settimane che non vediamo i nostri parenti e guardare le notizie alla televisione sul virus ogni giorno è diventata una routine quotidiana. Sono convinta che le nostre giornate possano migliorare molto con un pizzico di senso dell'umorismo".
Mascherine significative
"La gente ha avuto una reazione esagerata nell'acquisto delle mascherine quando la pandemia è arrivata in Ungheria. Ho deciso quindi di fare le mie mascherine a mano perché mi sembrava l'unica soluzione. Ho cercato una maglietta di cotone di ottima qualità per usare il retro per confezionare 6 mascherine.
È una foto commovente per me perché l'Italia è il mio paese preferito ed è stato anche il primo a dover affrontare il virus in Europa. In italiano esiste l'espressione "dare un mano", che significa aiutare qualcuno. Alla maglietta manca una manica, simbolo esplicito dell'aiuto che l'Italia avrebbe dovuto ricevere e che le è mancato da parte di quei paesi i cui turisti sono in pratica i principali consumatori di questi beni".
Asse da stiro
"Questo asse da stiro è diventato una parte molto più importante della nostra vita quotidiana nelle ultime sette settimane rispetto ai dieci anni precedenti.
La sua altezza è regolabile il che lo rende perfetto come sostegno per il laptop durante le lezioni di pianoforte di mio figlio così l'insegnante può vedere perfettamente non soltanto la sua posizione ma anche quella delle dita. Già per questo motivo soltanto è stato un valido investimento."
Museo nazionale della Danimarca - "Opere d'arte digitali sulla COVID-19"
Stai a casa
Durante il periodo pasquale una zona scarsamente popolata ha registrato un drastico aumento delle persone che vi si recavano per fare trekking nella natura circostante, nonostante le linee guida in Danimarca invitassero a restare a casa. Una residente ha vissuto l'ammassamento di persone come una provocazione e ha fatto e affisso in strada un cartello con la scritta "Stai a casa". Poiché il cartello ha infastidito molto i vicini, la donna alla fine ha dovuto rimuoverlo."
Museo Vesthimmerlands, Danimarca - "Ritratto della COVID"
Compleanno
Un compleanno senza invitati! Le case di riposo avevano chiuso e l'accesso dei visitatori era vietato a causa del virus. Così la famiglia di Grethe Gertsen si è riunita fuori dalla casa di riposo il 2 aprile per festeggiare il suo 91° compleanno. La festeggiata siede alla finestra.
Infermiera
Ogni giorno il museo riceve segnalazioni da parte di persone che all'improvviso sentono che tutto il mondo è sottosopra. Charlotte Høj Opheim-Winje è un'infermiera in chirurgia ortopedica ma in pochi giorni è stata formata per seguire i pazienti affetti da coronavirus all'ospedale di Farsø. La sua storia sarà ora tramandata alle generazioni future.
Netto
Prima di entrare nei supermercati e nei negozi di alimentari, i clienti sono invitati a prendersi cura di sé stessi e degli impiegati e a mantenere le distanze. Inoltre i negozi informano le persone che non ci sono motivi per effettuare acquisti in quantità massicce dato che i prodotti continueranno ad essere consegnati ogni giorno. I cartelli e i segnali di avvertimento costituiscono una parte importante di come il museo ha documentato una situazione molto speciale. In futuro alcuni di questi segnali entreranno a far parte della collezione del museo. Inoltre il museo collabora con l'ufficio del sindaco per garantire che siano messe a disposizioni sintesi delle decisioni e di altri importanti documenti comunali.
Fatti
Gel disinfettante per le mani, guanti di plastica e cartelli che spiegano come comportarsi nel supermercato e indicano la capacità massima del negozio. Da un giorno all'altro fare acquisti è diventato rischioso, tutto il contrario di come era prima. Il museo sta attualmente documentando questa fase e ritiene che la crisi della COVID-19 costituisca un'opportunità unica di documentare la storia nel suo svolgersi. Per il museo è molto importante ritrarre tutti i cambiamenti che stanno avvenendo.
La Fonderie, Belgio - "Confinamento intimo"
Borsa della spesa
"Prima" questa borsa era un simbolo della spesa che "andava fatta nel fine settimana" a scapito di altre attività molto più interessanti. La trascinavamo in giro come una palla e la consideravamo soltanto un oggetto utile. Adesso, durante il confinamento, è diventata il segno delle uscite e dell'avventura.
Stendibiancheria
Mia moglie (quella della borsa della spesa) lavora nella stanza che chiamiamo ufficio e io sono confinato nel salotto, sala da pranzo... ma il nostro ufficio però nel passato è servito da: stanza del pianoforte, stanza per il canto, stanza del computer, stanza per dipingere e ogni due o tre giorni da stanza per stendere i panni.
"Plume" e io adesso viviamo nella sala da pranzo / asciugatoio. Mi consola il fatto che, durante il confinamento, stirare è diventato superfluo (...) e quindi almeno non viviamo in una stanza da stiro!
Cellulare
Il cellulare è diventato molto importante dall'inizio del confinamento perché mi ha permesso di telefonare ai familiari e agli amici. Grazie al cellulare sono anche in contatto con il mio insegnante.
Ho rotto il mio vecchio cellulare il fine settimana prima dell'inizio del confinamento e sono riuscita a comprarne un altro all'ultimissimo momento, il mercoledì quando tutti i negozi dovevano chiudere a mezzogiorno. Sono arrivata al negozio alle 11. Per un pelo!
Museo nazionale di arte contemporanea, Romania - "Laboratorio artistico della quarantena di UNARTE"
Trappola 2020 / Non ci sono 2020
"Anche se la casa dei miei genitori è molto più grande del monolocale dove vivevo a Bucarest prima della quarantena, mi sento come in una di quelle grandi gabbie alle zoo dove gli animali vivono in condizioni che assomigliano al loro habitat naturale ma dove manca comunque la libertà."
Progetto La casa è ovunque: non c'è nessun esterno, 2020 / Vi chiameremo, 2020
"Purtroppo la situazione mi costringe a fare del mio appartamento la mia sola "casa". Con il disegno riesco a evadere un po' e ad andare in luoghi diversi che hanno un'atmosfera familiare. Pur trasmettendo uno stato di solitudine e di noia, ritengo che questo periodo sia molto produttivo per lo sviluppo artistico e oltre."
Diario dell'autoisolamento, frammento, 2020
"La serie "Che giorno è" rappresenta un breve diario di autoisolamento che illustra il mio processo personale di adattamento durante la pandemia per circa un mese. È iniziato come un progetto universitario ed è diventato una delle attività più terapeutiche che abbia fatto durante questi mesi.
Il diario è composto di due parti: la prima parte risponde alla domanda "Dove sono?" e rispecchia innanzitutto i cambiamenti psicologici prodotti dalla nuova e diversissima realtà tra le quattro mura di casa, dove ci siamo ritrovati imprigionati da un giorno all'altro. La seconda tratta la questione "Dove vorrei essere?" e illustra nostalgicamente i piccoli desideri, prima comuni, che continuano a invadere i nostri pensieri in questo periodo."